E’ proprio vero che non bisogna mai avere fretta. Stavo per spegnere il tv, annoiato da quello che sembrava l’ennesimo, scontato, film su una coppia in crisi, con il marito artista che ha perso la vena e la moglie trascurata, quando le cose sono cambiate all’improvviso. Ne è risultato non certo un capolavoro ma comunque un film guardabile almeno fino alla fine. Altro non racconto, per non rovinare quel poco di sorpresa che riserva. Film teatrale, si svolge quasi tutto in una stanza con cinque personaggi, con qualche scadimento nel melenso e nello strappalacrime. Il sopravvalutato Yukisada Isao, dopo il significativo “Go” e il blockbuster “Sekai no chuushin de, ai wo sakebu”continua a non trovare la misura. Buona prova d’attori. In particolare, Ishibashi Renji, visto in decine di film di yakuza o polizieschi, è delizioso nei panni di un anziano travestito.
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